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Mauro Veneroso è in biancorosso!

L’attaccante campano torna in Umbria, può rivestire il ruolo sia di seconda punta che di esterno d’attacco.

L’Orvietana calcio dà ufficialmente il benvenuto a Mauro Veneroso, vecchia conoscenza agonistica della società biancorossa. L’attaccante, classe 96, arriva dall’Aglianese, anch’essa squadra di serie D.

In carriera vanta presenze in squadre come Sancataldese, Ellera, Fulgor Valdengo ed altre anche umbre come Lama e Spoleto.

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Annullata l’amichevole con il Gubbio, si gioca a Orvieto contro il Castel S. Elia

Domenica 13 agosto al Muzi contro la formazione laziale di Promozione.

L’As Gubbio disputerà un allenamento congiunto con il Bologna il giorno prima, per cui è stata annullata l’amichevole prevista contro l’Orvietana. Lo staff biancorosso ha subito organizzato in sostituzione, per la stessa data, l’amichevole contro la formazione laziale del Castel S. Elia che si disputerà quindi allo stadio Luigi Muzi domenica 13 agosto alle ore 11.00.

(nella foto by Rebecca A. Silvano Fiorucci e Severino Capretti)

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Tesserati altri giovani: Porta, Logiudice, Martini e Sforza

Aggregati con Fiorucci, saranno a disposizione delle rispettive squadre del settore giovanile agonistico.

La società comunica il tesseramento, per la stagione 2023/24, di quattro nuovi giovani: Angelo Porta, Samuele Logiudice, Alessandro Edoardo Martini e Nicola Sforza.

Sforza, classe 2006e Logiudice, classe 2007, arrivano dalla Viterbese, Martini è un classe 2006 proveniente dal Tor di Quinto e Porta, sempre 2006, dalla Sorianese.

Porta e Logiudice sono due portieri, Martini un terzino sinistro e Sforza un centrocampista.

I quattro giovani sono, momentaneamente, aggregati della rosa di Mister Fiorucci, grazie alla quale saranno da subito pronti e a disposizione del settore giovanile agonistico.

Nell’attesa di vedere i ragazzi vestire i colori biancorossi in campionato, auguriamo a tutti loro il benvenuto e una buona stagione

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Biancalana e Lanzi al Guardea

Nuova avventura in Promozione per i due prodotti del settore giovanile biancorosso.

La società Orvietana Calcio saluta Filippo Biancalana e Alessandro Lanzi in procinto di intraprendere una nuova avventura calcistica, lontano dai colori biancorossi. L’Orvietana comunica che Filippo e Alessandro si sposteranno al Guardea.

Ai ragazzi un grande in bocca al lupo per tutto, fiduciosi che sapranno dimostrare le loro qualità, sia umane che sportive.

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Scuola Calcio: aperte le iscrizioni 2023/24

Le categorie riguardano i nati dal 2011 al 2018, tutte le informazioni

L’Orvietana calcio ha aperto le iscrizioni per la stagione sportiva 2023/24 della Scuola Calcio.

Le categorie interessate sono:

PICCOLI AMICI (anni 2017-2018): iscrizione gratuita.

PRIMI CALCI (anni 2015-2016)

PULCINI (anni 2013-2014)

ESORDIENTI (anni 2011-2012)

Tutti i corsi sono tenuti da Tecnici qualificati FIGC e laureati in Scienze Motorie e Sportive.

Approfitta dell’occasione: se ti iscrivi entro il 20 Agosto, per te uno sconto di 50,00€

Per rimanere sempre aggiornati segui la pagina facebook della nostra academy: https://www.facebook.com/orvietanacalcioacademy

Per info e iscrizioni:
• Resp.Tecnico M.Federici: 340 8762705
• Resp. Organizzativo P.Biancalana: 393 1017047
• Resp. area Scouting G.Burla: 339 234 0791
• Segreteria: 392 2517689 – 328 7835945

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Aggregati dei ragazzi del settore giovanile per il ritiro con la prima squadra

Lunedì 24 luglio inizia la stagione 2023/24 per l’Orvietana che si raduna presso lo stadio Muzi.

Se gli organici di Serie D sono ancora da completare, viste le possibili esclusioni, i ripescaggi e le eventuali iscrizioni in sovrannumero di club professionistici, l’Orvietana come da tradizione inizia ad accendere i motori nell’ultima settimana di luglio. La mattina di lunedì prossimo, 24 luglio, tutti convocati per le visite e la consegna del materiale, nel pomeriggio il primo allenamento. Le sedute continueranno anche con doppi appuntamenti quotidiani, che si integreranno con il programma delle amichevoli già annunciate (vedi questo link).

Oltre ai giocatori confermati e ai 12 nuovi acquisti, saranno aggregati alla prima squadra i seguenti ragazzi del settore giovanile:

Tommaso Materazzini ‘06

Edoardo Martini ‘06

Federico Allegretti ‘05

Tommaso Moracci ‘05

Michele Lupi ‘06

Davide Cerquitelli ‘06

Mattia Pelliccia ‘06

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Graziella e Silvano finalmente sposi!

Il “Tamba” lo aveva annunciato al Muzi a tutto il pubblico in occasione della festa salvezza.

Fonte: Ufficio stampa del Comune di Città di Castello

Silvano Fiorucci (“Tamba”) si è unito oggi alla compagna Graziella Baldelli con il rito civile officiato dall’amico ed ex assessore comunale Massimo Massetti. La “vecchia gloria biancorossa”, ex calciatore ed ora allenatore di successo, Silvano Fiorucci, “Tamba”, ha sposato oggi la sua compagna, Graziella Baldelli. L’evento, riservato ai familiari e amici, si è tenuto con rito civile presso la biblioteca comunale “G. Carducci”, nella sala Rossi-Monti. Ad officiare l’ex assessore comunale Massimo Massetti, ora nello staff del sindaco Luca Secondi, amico fraterno della coppia. Una cerimonia partecipata e sentita da tutti i presenti che Massimo Massetti ha definito anche “un tributo al luogo ricco di suggestione e storia come palazzo Vitelli a San Giacomo con le sue sale davvero accoglienti e funzionali”. Alla coppia sono giunti gli auguri affettuosi del sindaco

Luca Secondi a nome della giunta e della comunità tifernate, dove Silvano Fiorucci ha lasciato un segno indelebile nel calcio e non solo scrivendo pagine memorabili. Inoltre per la terza volta chiamato ad Orvieto per tenere in Serie D l’Orvietana, Silvano Fiorucci ha ottenuto ancora l’obiettivo che il presidente gli aveva chiesto. Era già successo nelle stagioni 2009/10 e 2010/11 quando in entrambi i casi il “Tamba” venne chiamato quasi d’urgenza a risolvere due finali di stagione improvvisamente divenuti difficili.

Una brillante carriera sia da calciatore che da allenatore, facendosi apprezzare in ogni squadra per passione e professionalità. Oggi però Tamba ha messo a segno il gol della vita… Auguri alla coppia.

Fonte: ufficio stampa Comune di Città di Castello.

Tutta l’Orvietana calcio si unisce alle felicitazioni e augura a Graziella e Silvano che la vostra vita sia quella che avete sempre sognato!

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Comunicato ufficiale del Presidente Roberto Biagioli

In questo primo intervento pubblico della nuova stagione, avrei preferito parlare solo di calcio. Mi tocca, invece, rispondere a un tizio cui piace intromettersi nei fatti nostri piuttosto che badare ai suoi, provando ad essere più educato e meno arrogante del destinatario.

Con Alvaro Arcipreti, cui mi rivolgo, abbiamo fatto cose buone e non sarò certo io a dimenticarlo. Però, il cordone ombelicale che ci ha legati non è più attivo ed è tempo di guardare al futuro con idee e prospettive diverse. Mai rinnegare il passato, ma è giusto che il vecchio lasci spazio al nuovo che avanza ed è lì che dobbiamo guardare

Rimango altresì sbalordito, lo dico subito per non dimenticarlo, che certe emittenti regionali diano spazio a certe “comparsate”, difficili a definirsi in modo diverso. Lo ho  già fatto presente al conduttore, chiedendo quanto paga per momenti come quello in cui si è esibito Arcipreti, perché, nel caso il compenso sia gratificante, potrei anche essere interessato.

 A mio modo di vedere le colpe vanno ricercate in coloro che mettono in piedi certe sceneggiate, poi, chiaramente, negli attori che se ne rendono protagonisti.

Sintetizzando il secondo appunto – vado a braccio, non ho una scaletta – al dott. Arcipreti, lui è stato con noi un anno facendo benissimo.  Poi è successo qualcosa, so molto bene di cosa si tratti, ma purtroppo  me ne sono accorto in ritardo, per via della quale ho deciso di mandarlo a casa, convinto, altresì, che non avrebbe resistito a occuparsi dei fatti nostri.

 Lui provò a giustificarsi coinvolgendo Ciccone (adesso i due si amano tanto, non era così in quei momenti), ma su questo non vorrei dilungarmi, a meno che, questa soap opera non sia a puntate, delle quali il sottoscritto conosce per filo e per segno, il soggetto, la sceneggiatura e gli attori.

 So delle sue medaglie, sempre più arrugginite (Perugia, Sanbenedettese…. Orvietana ecc., come dei fallimenti sportivi degli ultimi anni) e, qualora lo desideri possiamo parlare di tutto.  Partendo, però, da due presupposti. Primo, Roberto Biagioli non ha scheletri nell’armadio e non so  se lui potrà dire altrettanto. Secondo, partiamo da posizioni completamente diverse. Io metto i soldi, lui li prende. La distanza, capite bene, è chilometrica.

 Non voglio più confrontarmi con chi, di professione ufficiale ha fatto il part time alla ASL. Lo ringrazio per i complimenti, che valuto sarcastici, fatti all’Orvietana e sottolineo come, senza la sua presenza, siamo rimasti l’unica Società umbra in serie D. Potremo anche tornare in Eccellenza, ma questo non conta. Ricordate, però, che nella vita nulla succede per caso.

Continua a sentirsi una super star del calcio umbro. Invece farebbe bene a tornare con i piedi per terra. In questo mondo né io, tantomeno lui, siamo nessuno. Gli chiedo, cortesemente di occuparsi dell’Atletico BMG lasciando perdere l’Orvietana. Io non ho detto nulla quando è andato via, mentre lui, ex direttore ha iniziato a occuparsi dei fatti nostri con  un’intervista ai giornali, poi nelle trasmissioni televisive, trovando spalla nel suo “Paolini”, alias Giuliano Cioci o in  qualche altro, stregato da tanto personaggio. Lui presenta, l’altro fa le fusa alla Paolini. Giuliano lo conosco dai tempi dell’Orvietana del Presidente Domenico Pizzardi. Nei mesi estivi lavorò nella mia Azienda, è stato un grande goleador, è un bravo ragazzo. Rimane  da stabilire per quali cose, nella vita, ciascuno è più adatto.

 Io, il mio Paolini ce l’ho e lo tengo stretto. Si chiama Matteo Panzetta. Do per certo che, nell’Orvietana non lo ha messo Arcipreti. Pure questo è un merito di cui non può vantarsi. Era già con noi, occupandosi, ai tempi della direzione della la Scuola Calcio. Nel nuovo ruolo ce lo ho messo io, con una funzione precisa di controllo, perché sentivo che qualcosa non stava più funzionando. Arcipreti era poco presente, anzi, quasi assente. Come alle partite,  durante le quali, tirando fuori  la scusa di “sentirle troppo”  andava a fare passeggiate.

Matteo ha rilasciato un’intervista, già concordata con il sottoscritto, per rispondere a cose, non vere, dette da Arcipreti. Il quale, si è preso la briga di entrare anche nel privato tirato fuori  la telefonata nella quale Antonio Di Natale aveva qualcosa da rimproverare a Matteo, tralasciando un particolare:  il giorno successivo lo stesso Di Natale volle incontrare Panzetta per scusarsi di quanto accaduto. Probabilmente, perché, come già detto, al campo era poco presente, quindi non informato.

Rivendica il successo dell’operazione Tomassini. Da grande esperto quale si ritiene, cercato da tutti (ha inserito Fiorucci tra gli interlocutori più assidui, ma ciò non risulta come, altrettanto, non emerge la grande amicizia decantata)  dovrebbe sapere molto bene  che il segreto per trattenere tanti giocatori è solo uno: i soldi.

Ma, la cosa che più mi ha disturbato, è l’essersi messo in competizione, proprio lui considerato “un grande saggio” del calcio, con un ragazzo che potrebbe essere suo figlio, colpevole solo di provare a intraprendere una carriera nella quale Arcipreti sostiene e viene accreditato essere un numero uno. Se così fosse e le chiamate televisive da parte di emittenti che volano basso lo confermano, siamo messi veramente male.

Tornando a Matteo, non dico nulla di nuovo affermando di avere  con il ragazzo un rapporto affettivo consolidato, nato con le mie  frequentazioni a casa sua da quando era un bambino,  forte  dell’amicizia che mi lega a tutta la famiglia.

Amicizia a parte, i fatti dimostrano la mia predisposizione a dare supporto ai giovani che dimostrano entusiasmo nelle cose che fanno. L’ho sperimentato da tempo, nel calcio come nella vita professionale, rendendomi conto che noi adulti non siamo eterni ed è buona cosa aiutare i ragazzi che si manifestano volenterosi. Ci lamentiamo, spesso, dei giovani che non sono preparati. Dipende, anche da noi, troppo egoisti, che non li prepariamo.

Per chiudere, Arcipreti  ha paragonato Matteo a un portaborse. Dico subito, che io avrei fatto carte false se m’avessero proposto tale professione quand’ero più giovane.

 La chiudo qui. Ma  ritenevo doveroso intervenire.

Grazie per l’ospitalità sulle vostre pagine e/o notiziari sportivi.

Roberto Biagioli  

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Enrico “Zenga” Broccatelli fa il punto sulla stagione trionfale degli Under 15

Il tecnico ha portato al successo i Giovanissimi, così che tutta l’agonistica biancorossa il prossimo anno disputerà i massimi campionati.

INTERVISTA DI: Ferdinando Di Genua.

Una stagione dominata, dall’inizio alla fine. Quanto lavoro c’è dietro questo risultato?

“È stata una stagione straordinaria. Siamo partiti con l’obiettivo di provare a vincere per tornare nel massimo campionato della categoria Under che mancava da otre un decennio. Il gruppo è stato rinnovato e anche rinforzato; inizialmente abbiamo fatto fatica a trovare il vestito giusto, in base alle caratteristiche dei ragazzi. Abbiamo lavorato duramente e, grazie alla disponibilità di tutti, alla fine siamo venuti fuori. Il lavoro è stato di staff e ognuno ha fatto la propria parte in maniera esemplare, a cominciare dal mio vice, Edoardo Tonelli, al Prof. Alessio Stocchetti, che ha svolto le sue attività con la professionalità che ben conosciamo. La vittoria finale è stata la somma di tutti questi fattori, insieme alla crescita esponenziale di tutti i calciatori”.

Quali sono le caratteristiche della categoria che hai allenato in questa stagione?

“Il campionato regionale A è notoriamente un campionato difficile e lo diventa ancor di più se devi vincere a tutti i costi. Quindi bisogna gestire la pressione, gli avversari che giocano la partita della vita, cambiare il modo di interpretare la gara in base all’avversario e talvolta alle condizioni del campo. È capitato anche di aver snaturato il nostro modello tattico e di costruzione per portare a casa il risultato, giocando come si suol dire “sporco” e anche questo fa parte del percorso di crescita che dicevo prima. La mentalità vincente si costruisce così. Ricordo inoltre che per i ragazzi è la prima vittoria importante nella loro breve storia di calciatori e sicuramente quella che non dimenticheranno mai”.

Quanta responsabilità c’è nell’allenare dei ragazzi in un’età così importante per la loro crescita?

“Sinceramente non avevo mai allenato questa categoria; finora avevo fatto solo prime squadre e, nel giovanile, l’Under17. Abbiamo dovuto rimodulare il lavoro soprattutto per quanto riguarda i fondamenti della tecnica e tattica di base, ci siamo concentrati molto sulle situazioni di gioco cercando sempre di far arrivare il giocatore alla soluzione senza imporre nulla. Voglio sottolineare che il grande merito va soprattutto ai ragazzi che hanno recepito in pieno i nostri insegnamenti in tempi relativamente brevi”.

Cosa significa rappresentare una società come l’Orvietana?

“È la terza volta che torno all’Orvietana e, come le altre volte, sono riuscito a portare a termine con successo la missione. L’Orvietana è tra le società più longeve e importanti della regione. Al suo interno è tutto amplificato e bisogna avere esperienza e coraggio per tenere la pressione e, soprattutto, essere convinti del proprio lavoro senza subire condizionamenti. Infine ringrazio il presidente e i responsabili dell’agonistica per avermi per l’ennesima volta rinnovato la fiducia, che penso di aver ripagato pienamente”.