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L’intervista della settimana: Alessandro Lanzi

Il giovane difensore è stato ancora una volta titolare nell’ultima gara a Lama.

Il 2020 è iniziato con l’Orvietana che si conferma in zona playoff con la miglior difesa del campionato (a pari merito con lo Spoleto) e con il minor numero assoluto di sconfitte: appena 2 in 17 partite. Numeri importanti, soprattutto per il reparto dove ha giocato Alessandro Lanzi, classe 2002, già alla 9° presenza tra campionato e coppa, la 4° da titolare.

A Lama avevi accanto Paletta, De Vitis e Annibaldi un’ottima compagnia e hai dimostrato di meritarti la maglia da titolare.

“In realtà tra tutte le gare disputate è quella della quale sono meno soddisfatto, era una partita importante forse la sentivo particolarmente, c’è stata qualche sbavatura di troppo. Il passaggio dal settore giovanile, lo scorso anno ero negli Allievi, alla prima squadra a volte si fa sentire, ma sono stimoli che mi piacciono, non sono certo il tipo che si fa intimorire. I compagni di reparto come hai ricordato sono di alto livello, non a caso siamo la migliore difesa. Mi dispiace per Marco Annibaldi, lo ho costretto a spostarsi sull’esterno, al primo allenamento lo ho visto con qualche problema alla caviglia, non vorrei che ora dicesse che è colpa mia, anche prima della gara di Lama mi rimproverava di avergli rubato il posto!”

In questo campionato, come più volte ricordato, i sottoquota sarebbero i giovani classe 2000 e 2001, tu sei un 2002 quindi sei in anticipo sulla tabella di marcia, cosa ti aspetti da questa seconda fase di torneo?

“Devo ringraziare Fiorucci perché dare fiducia a un 2002 in una posizione come quella di centrale difensivo non è una cosa scontata, all’inizio mi aveva provato come esterno, ma io rendo meglio come centrale e lì ora mi fa giocare. Cosa mi aspetto? Stiamo facendo meglio del previsto, teoricamente nessun obiettivo ci è precluso, possiamo anche guardare al primo posto, cosa impensabile fino a qualche settimana fa. Ma dobbiamo stare attenti perché la classifica è corta anche dietro”.

Torniamo a domenica scorsa a Lama, quel gol di Di Cato, altro fuoriquota, ha fatto svanire una vittoria che avrebbe mandato in orbita l’Orvietana.

“Abbiamo preso un gol un po’ bizzarro, come ti ho detto prima qualche sbavatura c’è stata, ma stiamo facendo bene e vedo che anche le altre, teoricamente più titolate di noi, non è che corrano proprio. Certo una vittoria avrebbe pesato molto in classifica, ma ci sarà l’occasione per rifarci”.

Domenica prossima ad Orvieto arriva la Nestor, altra gara da prendere con le molle: potrebbe rappresentare un’altra occasione di avvicinamento in vetta o rimescolare tutte le carte.

“Partita difficile contro un avversario che ha appena battuto l’Angelana e che ci segue a tre punti, tra i marscianesi ci sono due miei coetanei che a volte trovano spazio come Faraghini e Nofrini che ho conosciuto in varie selezioni degli Allievi la scorsa stagione”.

Oltre a lottare per un posto playoff con la prima squadra, dai il tuo contributo anche nel campionato A1 Juniores dove siete in piena corsa per il titolo umbro, col sogno di disputare la fasi nazionali. E’ proprio una stagione piena di stimoli questa.

“Quando la domenica non gioco in prima squadra, sono contento di poter dire la mia nella Juniores. Siamo in lotta con il Sansepolcro per vincere il campionato e dopo aver perso di un soffio il campionato A1 Allievi lo scorso anno, la voglia di rifarsi è veramente tanta”.

Tutti motivi questi che regalano aspettative per la prossima stagione per te e i tuoi coetanei.

“Noi del 2002 siamo abituati a fare campionati di vertice: dai tempi degli Esordienti o vinciamo o ci andiamo vicino. Penso che il prossimo anno diversi miei coetanei potranno meritare la prima squadra e forse la meriterebbero già ora, ma ovvio che con i giocatori forti che ci sono e la classifica così corta non è facile trovare spazi. Per quanto mi riguarda tutto quello che riesco a fare in prima squadra è di guadagnato, è una grande occasione di crescita”.

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